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17 Giugno 1983 - Ore 9:15
*Terra era andata a fare colazione in un ristorante di Okinomiya, chiamato Angel Mort. Appena entrò vide numerose Maid con vestiti che lasciavano vedere molto. Appena messo piede nel ristorante, un giovane uomo dai capelli argentati.*
"Benvenuta Madmoiselle, accomodatevi." *Disse, prendendo la mano di Terra con gentilezza e accompagnandola ad un tavolo.*
*Non c'era molta gente a quell'ora. Terra rimase apatica, non sapeva come sentirsi.*
"Sono il nuovo proprietario del locale, Setzer Gabbiani. La mia fortuna e il mio ingegno mi ha fatto guadagnare milioni, così ho deciso di comprare questo locale, che ho sempre amato. Oggi è il primo giorno in cui ne sono proprietario, e fino all'una c'è lo sconto del 20% su tutto. "
*Setzer guardò Terra.*
"Sarebbe bello avere una donzella graziosa come voi tra il nostro personale."
"G-Grazie...?" *Terra non capiva se fosse un complimento o no.*
"Comunque, ecco il menu. Ordinate quel che volete."
*Terra pensò che un lavoro in queste condizioni le sarebbe stato utile... difficilmente poteva continuare con quegli spicci trovati in tasca e con il lavoretto alla pensione di Hinamizawa per mantenersi l'alloggio. Prima di andarsene avrebbe chiesto Setzer un lavoro. Intanto sedeva al banco, aspettando che una maid arrivasse e prendesse l'ordine.*
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''La ragazza... Eccola.''
''Entriamo, andiamo a parlare un po' con lei.''
*Yukihina annuì e insieme si avviarono all'interno del locale. Furono accolti da una splendida ragazza in divisa, che li salutò con un inchino. Li accompagnò ad un tavolo vuoto e gli mostrò i menù. Poi con un altro piccolo inchino ritornò all'entrata, sorridendo. Shun diede una leggera occhiata alle bibite, mentre Yukihina controllava i prezzi.*
(Sarà anche tirchio questo bastardo? E io che volevo farmi pagare il caffè da lui...)
*Cercò con la coda dell'occhio la figura di Terra e una volta trovata, sorrise. Ordinarono due caffè, uno amaro ed uno molto zuccherato.*
''E' proprio lei... Niente male.''
*Appena rientrò nella visuale di Terra la salutò, sorridendo.*
''Che stai facendo...?''
''Non ti preoccupare, guarda e impara.''. -
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*Terra notò il tipo che la stava salutando. Non capì se stava salutando lei o qualcuno dietro. Quindi si girò per vedere se c'era qualcuno che stava ricambiando il saluto dietro di lei, ma non c'era nessuno. Quel saluto era indirizzato proprio a lei.
Terra non seppe cosa fare, quindi fece finta di ignorare, facendo finta di leggere il menu.*
(Cosa vogliono quelli lì?). -
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''Così la spaventi.''
''Stai zitto. Cosa dovrebbe spaventarla? L'aspetto? Sembro un così caro ragazzo...''
''Hai gli occhi di un demonio. E penso tu lo sia davvero.''
(Ancora con queste stupide credenze? Me lo hanno ripetuto per troppo tempo...)
*Shun sospirò, mostrandosi offeso alle dure parole di Yukihina. Poi concentrò la sua attenzione su Terra che aveva ignorato il suo saluto. Si alzò e la raggiunse.*
''Hey... Ci conosciamo? Credo di averti già vista da qualche parte.''
*Disse pensieroso, guardando la ragazza negli occhi.*. -
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*Terra guardò l'uomo.*
"No, non credo coi siamo mai visti."
*Rispose freddamente. Nonostante non sapesse chi fosse, gli sembrava stranamente familiare, e la cosa la inquietava non poco. Come se le loro anime avessero un qualche tipo di legame.*. -
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''Ne è sicura?''
*La scrutò meglio, poi sul suo volto pensieroso apparve un sorrisetto. Rivolse uno sguardo a Yukihina, ancora seduto e si sistemò la giacca.*
''Credo di essermi sbagliato, accidenti. Io mi chiamo Shun, Fujiwara Shun. Con chi ho il piacere di parlare?''
(Non sembro neanche io dicendo queste cose, ma cazzo, la missione viene prima di tutto.)
*Yukihina lo guardò meravigliato. Fin da quando erano lì, non aveva mai sentito parlare Shun in modo così cordiale e gentile. Sembrava quasi ''la brava persona'' che diceva sempre di essere. Sembrava... Ma quando lo guardava negli occhi non poteva far altro che vedere un demonio. E non solo perché fossero di colori diversi, così strambi, ma perché egli riusciva a vedere qualcosa in più. Forse il suo passato nascosto, forse il motivo per cui aveva quella sete di potere, o perché fosse così distante, eppure così vicino, ai sentimenti umani... Lo immaginò come incatenato, come se fosse schiavo delle sue ambizioni.*. -
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"Piacere, sono Terra Branford."
*Il ragazzo si stava comportando gentilmente, a quanto pare, quindi Terra rispose. Chissà cosa volevano da lei, disturbandola durante la sua colazione.*. -
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''Terra, lei mi ricorda qualcuno di familiare... Le andrebbe di sedersi con noi? Forse se la guardo meglio potrò ricordare qualcosa in più.''
(Fare due chiacchiere in questo momento non è una cattiva idea... Soprattutto se davanti a me c'è una bella ragazza.)
*Shun sorrise cordialmente, mentre Yukihina li guardava da lontano. Stava cercando di attirare una preda? Quel ragazzo alle volte lo intimoriva. Sembrava avesse una doppia personalità. Una divertente, giocosa e superficiale, l'altra profondamente meschina, diabolica, crudele. Forse tutto questo era a causa del suo passato nascosto? Yukihina decise di non voler indagare oltre, tutto ciò non era affar suo.*. -
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"Se ci tieni tanto a parlare con me, perché non vi sedete voi qui? Di cosa vorresti parlarmi, poi?"
*Rispose Terra, sempre apaticamente.*. -
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''Va bene, allora mi siederò io qui.''
*Shun fece segno a Yukihina di avvicinarsi, ma il ragazzo non gli prestò attenzione, iniziando a bere il suo caffè. Gli lanciò un'occhiataccia, prima di sedersi di fronte a Terra. La cameriera portò il suo ordine all'altro tavolo, ma Yukihina fu abbastanza premuroso da avvisarla, per poterlo portare dov'erano i due ragazzi.*
''Il tuo volto non mi è nuovo, eppure non sono mai venuto qui. Sei in vacanza oppure abiti da queste parti?''
(Quel bastardo sta iniziando a farmi incazzare. Vuole far fare il lavoro sporco tutto a me? Cazzo.). -
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"Mi sono trasferita qui da poco..." *Disse Terra. Era meglio non dire nulla della sua amnesia, specialmente a uno sconosciuto che subito si era interessato a lei.* . -
Jimbo J.
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"Già sei sempre stata silenziosa Terra. Anche l'altra volta non hai spiccicato una parola e ti sei limitata a gridare dal dolore. Oh, forse questo non dovevo dirlo?"
*Shimon prese posto accanto ai ragazzi e salutò Yukihina con un cenno della mano. A Shun aveva riservato un'occhiata maligna*
(Che coincidenza trovarli qui). -
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*L'arrivo di Shimon fece sbuffare Shun, che rivolse lo sguardo al cielo. Quindi quei due ragazzi si conoscevano e lui... L'aveva fatta gridare dal dolore. Shun sorrise, ma non rivolse a Shimon neanche uno sguardo.*
''Forse siete fidanzati? Se volete rimanere da soli, ditemelo, ritorno vicino a Yukihina.''
(Bugiarda. Ma avrei dovuto aspettarmelo. L'arrivo di questo bastardo forse mi aiuterà a scoprire altre cose sul suo conto. Sembra sospetta, molto.)
*Yukihina intanto li guardava da lontano, sorseggiando il suo caffè.*. -
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"L'altra volta? Gridare dal dolore? Di cosa parli?"
*Terra guardò Shimon che era appena entrato. Gli sembro altamente familiare, e più lo guardava più le veniva il disgusto, non sapeva perché.
Ad un certo punto vede tutto bianco, poi tutto nero. Poi vide una stanza, c'erano due persone, lei e questo nuovo arrivato. Lei era incatenata al muro, e l'uomo la stava torturando. Poi rivide tutto nero, e poi tutto bianco.
Il flashback era durato poco, e appena riprese coscienza le venne un grandissimo mal di testa, e Terra si appoggiò coi gomiti al tavolo e si mise le mani in testa, massaggiandosi i lati della testa.*
"T-Tu, mi hai ammazzata?" *Terra fece uno sguardo torvo a Shimon, e appena incrociò i suoi occhi le venne disgusto e provò odio.*.
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